mercoledì 9 dicembre 2015

Attenzione ai virus che arrivano con la posta elettronica

Purtroppo nel mio laboratorio c’è stato un notevole incremento di clienti colpiti da varie tipologie di ransomware, simili al famoso CryptoLocker .
Si sta ad una diffusione massiccia di questo tipo di malware: si chiamanoTeslaCrypt, CryptoWall, Chimera, Symplocker e certamente molti altri. È opportuno che gli utenti prestino particolare attenzione a proteggersi da queste minacce.

Ransomware: cosa è e come funziona.

Un Ransomware è un tipo di malware che limita l'accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto (ransom in Inglese) da pagare per rimuovere la limitazione. Ad esempio alcune forme di ransomware bloccano il sistema e intimano l'utente a pagare per sbloccare del sistema, altri invece cifrano i file dell'utente chiedendo di pagare per riportare i file cifrati in chiaro.
 (da wikipedia)
 La particolare categoria di ransomware che si sta diffondendo negli ultimi tempi è definita “a crittazione”, cioè opera crittografando tutti i documenti sul sul disco, sulle memorie esterne(chiavette e dischi USB) e sulle condivisioni e dispositivi di rete collegati al computer infetto.
 I documenti crittografati non sono più leggibili dall’utente, ed il malware mostra quindi un avviso che richiede il pagamento di un riscatto per poter ottenere la chiave di cifratura e recuperare i documenti.
Il problema riguarda non solo i computer, indipendentemente dal sistema operativo, ma anche cellulari e tablet.
È importante ricordare che abbiamo a che fare con organizzazioni criminali, e pagare il riscatto non solo va ad alimentarle, ma non dà nessuna certezza di poter recuperare i propri dati.

Come si prende questa infezione (e come cercare di non prenderla)
Questi malware si diffondono principalmente in tre modi.
1.     Posta elettronical: questo, come per molti altri virus e malware, è il sistema di diffusione principale. Le mail infette hanno solitamente un allegato in formato zip o rar (ma anche altri formati) e cercano di far credere al destinatario che contengono fatture, preventivi, ricevute o notifiche di consegna corrieri, curricula di persone  eccetera. I criminali contano sul fatto che l’utente, incuriosito, li apra per verificare di cosa si tratta. Occorre prestare attenzione a non aprire assolutamente allegati provenienti da mittenti sconosciuti. Se non conoscete il mittente e non ci sono informazioni di contatto nella mail, evitate assolutamente di aprire l’allegato. Attenzione anche se vedete che la mail è sgrammaticata o contiene molti errori di ortografia.
2.     Siti infetti: è possibile contrarre l’infezione navigando in siti infetti utilizzando software non aggiornato. È importantissimo che sistema operativo, browser e plugin (ad es. Flash Player o Java) siano aggiornati e corretti dalle ultime falle di sicurezza scoperte.
3.     Link a falsi Play Store o App Store: questo riguarda i dispositivi mobili, prima di installare un’app, assicuratevi sempre di star scaricando dallo store ufficiale.

Cosa fare dopo
Nonostante tutto ciò che abbiamo fatto, è sempre possibile ritrovarsi con il computer infetto. Se ci si accorge immediatamente di aver attivato il virus, ad esempio se ci si rende conto di aver eseguito ingenuamente l’allegato in una mail infetta, è bene spegnere immediatamente il computer o il dispositivo per impedire al malware di continuare a crittografare tutti i file. Tuttavia, spesso quando ci si accorge di aver contratto il virus è troppo tardi per recuperare i dati: l’unica vera sicurezza è la prevenzione.
La soluzione è il backup

L’unica vera soluzione per mettersi al sicuro da ogni evenienza è avere un backup dei propri dati, e dato che questi virus sono in grado di accedere alle unità di rete, le copie di backup devono essere conservate su un supporto scollegato dal PC.

Nessun commento:

Posta un commento